Ne è passato di tempo da quando i feriti venivano trasportati su antiche ambulanze costituite da lettighe trasportate a mano e successivamente trainate da animali! Oggi i feriti non vengono trasportati “solo” su automezzi ma anche su altri veicoli quali elicotteri, navi, bus e persino da idroambulanze (a Venezia non è l’eccezione ma la norma).
Al di là delle innovazioni della scienza e della tecnica ciò che ci disponiamo ad affrontare è un dilemma diffuso, che riguarda il motivo per il quale le scritte sui mezzi di soccorso che ogni giorno vediamo sfrecciare a sirene spiegate in lungo e in largo nelle vie delle nostre città siano realizzate al contrario rispetto a come dovrebbero essere trascritte normalmente, seguendo le regole grammaticali della propria lingua di origine.
In molti, infatti, si saranno chiesti perché dobbiamo trovare dinanzi ai nostri occhi la scritta AZNALUBMA.
In realtà la parola che appare ai nostri occhi non è scritta al contrario ma è specchiata, in modo da comparire dritta guardandola dallo specchietto retrovisore. Così l’automobilista, o colui che conduce il proprio mezzo a quattro o due ruote (come può essere una moto), sentendo la sirena, osserva lo specchietto retrovisore per verificare cosa stia succedendo e legge di conseguenza la scritta ambulanza nel verso giusto e così, avendo individuato subito il tipo di mezzo che lo segue, l’automobilista capisce immediatamente che non ne deve ostacolare la marcia o intralciarne il tragitto.
Nella parte posteriore invece la scritta è realizzata in modo normale, visto che gli automobilisti che la seguono la vedono di fronte senza usare lo specchietto retrovisore.
La soluzione del quesito è quindi semplice.
Oggigiorno le scritte sui mezzi di soccorso vengono realizzate utilizzando materiali moderni e tecnologici ad alta visibilità e con una capacità riflettente assai ampia.
Il pregio dei componenti con i quali sono ricavate hanno la capacità di divenire immediatamente visibili nel momento in cui vengono illuminati da una qualsiasi fonte luminosa, seppure in condizioni di scarsa luce rendendo così distinguibile la scritta e il relativo veicolo. Oltre a essere utilizzati per realizzare le scritte, i materiali citati sono sempre più sfruttati per colorare l’intero veicolo da soccorso in modo da rendere il mezzo il più visibile possibile. L’alta visibilità è importante ovunque, ma nelle zone soggette a nebbia diffusa o a forti e frequenti temporali (come la Pianura Padana) ed acquazzoni tale accorgimento è ancor più rilevante.